L’iniziativa alla quale hanno aderito 126 locali in Lombardia tra ristoranti, agriturismi, circoli Arci e Acli, bar e rifugi alpini, cioè servire acqua di rubinetto invece di quella in bottiglia, ha permesso di risparmiare in un anno 1.500.000 bottiglie di plastica e oltre 100 tonnellate di anidride carbonica non emessa in atmosfera.
I DATI – Questi i primi risultati di un anno di attività della campagna L’abbiamo imbroccata, rivolta ai cittadini e alle amministrazioni locali per promuovere l’uso dell’acqua «del sindaco» in casa, negli esercizi pubblici e negli uffici lombardi. Dei 126 locali che si sono convertiti all’acqua del rubinetto, 79 sono a Milano, 47 fuori città, di cui 28 nei Comuni serviti da Amiacque e uno nella provincia di Monza Brianza. Al progetto hanno aderito anche 18 aziende dove ora i dipendenti possono bere acqua del rubinetto durante la pausa pranzo.
OBIETTIVI – Grazie all’iniziativa sono stati raggiunti gli obiettivi di ridurre i costi ambientali legati a produzione, trasporto e smaltimento delle acque in bottiglia e incentivare il consumo dell’acqua di rete come risorsa di qualità da valorizzare e non sprecare. Amiacque partecipa a questo progetto mettendo a disposizione dei locali dei comuni serviti brocche corredate dell’etichetta dell’acqua, che riporta i valori dell’acqua di rete del Comune di appartenenza del ristorante.
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